“Sui Forestali serve un confronto serio per garantire continuità al lavoro”

“Vogliamo riconsegnare alla Sicilia una Regione normale“. Nello Musumeci intervenendo all’Ars per  rendere all’Aula le sue dichiarazioni programmatiche, non tralascia nessun tema, dalla burocrazia regionale, agli accordi con lo Stato da rinegoziare, dalla stabilizzazione del precariato alle ex Province, dal rilancio del turismo, alla dispersione scolastica.

Musumeci ha esordito dicendo: “No ai pregiudizi conditi con falsità solo per fare audience”, di un certo giornalismo “che ama solo fare audience”, ma ha poi toccato i principali temi della politica regionale: “Per avviare il risanamento della Regione, “serve il prerequisito essenziale: una decisa azione di contrasto alla mafia. Come disse il presidente Piersanti Mattarella, la mafia va combattuta con comportamenti che abbiano di mira gli sprechi e i favoritismi, per rendere l’amministrazione impermeabile alla criminalità. Bisogna intervenire per eliminare ciò che ha fatto e fa proliferare la mafia“.

Argine contro la rassegnazione e la disperazione, questo dovrà essere la Regione per il governatore siciliano: “Collaborazione leale con lo Stato, senza sciocco rivendicazionismo e senza irresponsabile atteggiamento remissivo. Noi chiediamo la piena attuazione dello statuto autonomo della Sicilia”. 

“BUROCRAZIA DEVE INCORAGGIARE INVESTITORI”
“E’ l’azienda l’unica fonte di ricchezza non il denaro pubblico. L’azienda crea occupazione, crescita e sviluppo. Nel mondo imprenditoriale appare invece che le istituzioni sono da considerare una sorta di nemico. Quante imprese sono fallite nelle more di una autorizzazione o per il mancato rispetto dei tempi di erogazione delle risorse? E’ fuori di dubbio che il rapporto impresa-politica-burocrazia sia diventato nei decenni sempre più difficile e controverso. Una burocrazia efficace deve incoraggiare gli investimenti e non contrastarli. Le incertezze amministrative e le lentezze della P.A. Scoraggiano gli investitori”. Musumeci ha parlato di “amministrazione difensiva”, ma agli imprenditori, ha sottolineato serve “una burocrazia efficiente, trasparente e coraggiosa”.

“COLLABORAZIONE LEALE CON ROMA MA NO REMISSIVI”
“Con lo Stato vogliamo una collaborazione leale senza sciocco rivendicazionismo ma anche senza atteggiamento remissivo. Quella che chiediamo e’ la piena attuazione dello statuto”. 

“TROPPI PRODOTTI DEL NORD,INCORAGGEREMO MADE SICILY”
“Il mio Governo lavorerà per ridurre la dipendenza della Sicilia dalle imprese del Nord, soprattutto per agroalimentare e sfruttamento delle nostre risorse. L’Isola è diventata un mercato di consumatori di prodotti non locali. Invece – e non è sciocco protezionismo – vogliamo lavorare per incoraggiare il made in Sicily”. 

“DECISO CONTRASTO ALLA MAFIA IN OGNI FORMA”
Per avviare il risanamento della Regione, “serve il prerequisito essenziale: una decisa azione di contrasto alla mafia“, ha aggiunto Musumeci. “Come disse il presidente Piersanti Mattarella, la mafia va combattuta con comportamenti che abbiano di mira gli sprechi e i favoritismi, per rendere l’amministrazione impermeabile alla criminalità. Bisogna intervenire per eliminare ciò che ha fatto e fa proliferare la mafia. Ecco, a distanza di 40 anni, l’analisi di quel presidente appare ancora di grande attualità. Voglio dirlo soprattutto ai giovani: i mafiosi, prima di cercare morti, cercano alleati”, ha aggiunto il governatore siciliano.

IMPRESE: “RIPENSARE IRFIS, CRIAS, IRCAC E IRSAP”
“E’ necessario ripensare la sorte dell’Irfis, venuta meno alla sua funzione istituzionale, dell’Ircac e della Crias. Serve una sola struttura del credito alle piccole e medie imprese siciliane. E bisogna riflettere sul fallimento dell’Irsap che avrebbe dovuto sostituire le Asi e ha lasciato invece quelle aree nell’abbandono”. 

LAVORO: “NON DEMONIZZARE LAVORO MANUALE”
“Bisogna dire ai nostri giovani di non demonizzare il lavoro manuale. Un giovane che aspira a conseguire una laurea va sostenuto. Ma chi a sedici o diciotto anni non vuole proseguire negli studi e imparare un mestiere deve essere sostenuto dalle istituzioni. La tuta di un meccanico ha la stessa dignità del camice bianco di un primario. In Sicilia il lavoro manuale e’ stato demonizzato mentre il mercato del lavoro cerca, insieme a ingegneri e laureati, vetrai carpentieri e fabbri”. 

“SOPPRIMERE ESA E VALORIZZARE FORESTALI”
“L’Esa va soppresso, è superato dai tempi, e le sue competenze e il suo personale devono essere trasferite al dipartimento Agricoltura. Sui Forestali serve un confronto serrato e serio per garantire continuità al loro lavoro che vada oltre l’umiliante condizione di stagionali”.  

“NON ESISTE L’ABUSIVISMO DI NECESSITÀ”
“Non esiste l’abusivismo di necessità. Esiste l’abusivismo e basta. La lotta all’abusivismo non e’ uno slogan da campagna elettorale – ha aggiunto Musumeci -. Le coste e il territorio vanno preservate dall’invadenza del mancato rispetto dell’uomo. Quello di necessita’ l’abusivismo di una famiglia che ritrovandosi senza un tetto, nottetempo, occupa un appartamento libero. Ma quando lo fa compie lo stesso un reato. Ma chi realizza un immobile impiegando decine di migliaia di euro non fa un abusivismo di necessita’ ma un abusivismo e basta”.

 

ABUSIVISMO: “ABBATTERE CASE? VALUTARE CASO PER CASO”
In tema di abusivismo edilizio, “sarebbe da sprovveduti generalizzare e pensare di abbattere tutte le case abusive. Bisogna valutare caso per caso, senza legittimare pero’ un abusivismo di serie a e uno di serie b”. Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, esponendo il programma del suo governo all’Ars. Musumeci ha precisato che però non si può legittimare “un abusivismo di necessita’”, perché “esiste l’abusivismo e basta”.

“DISCARICHE CON 7-8 MESI DI AUTONOMIA”
“In Sicilia le discariche pubbliche e private sono al collasso, hanno 7-8 mesi di autonomia”.

“RETE OSPEDALIERA VA RIVISTA”

Pur dando atto all’ex assessore alla Salute del “buon lavoro” fatto, il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci ha annunciato che “si provvederà in questi mesi alla parziale revisione della rete ospedaliera” in Sicilia.ilsicilia

09/01/2018

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