Reggio Calabria, torrente Valinidi è una bomba pronta ad esplodere: le ultime piogge hanno distrutto le briglie [FOTO]

Il torrente Valanidi minaccia le abitazioni a Reggio Calabria, allarme dell’Associazione Padre Barcelloni: “Perchè dobbiamo continuare a rischiare?”

Continuano a preoccupare le condizioni del torrente Valinidi. Il corso d’acqua a sud della città di Reggio Calabria, dopo le ultime violenti piogge ha subito diversi danni: le briglie sono praticamente crollate ed ulteriori precipitazioni potrebbero mettere a rischio l’abitato di Trunca. A lanciare l’allarme l’Associazioni Padre Barcelloni.
Continuano a preoccupare le condizioni del torrente Valinidi. Il corso d’acqua a sud della città di Reggio Calabria, dopo le ultime violenti piogge ha subito diversi danni: le briglie sono praticamente crollate ed ulteriori precipitazioni potrebbero mettere a rischio l’abitato di Trunca. A lanciare l’allarme l’Associazioni Padre Barcelloni.

Come si può vedere dalle immagini scattate dai volontari il 4 novembre scorso, nei pressi dell’abitato di Trunca, le alluvioni straordinarie hanno fatto crollare alcune parti delle pareti delle briglie.  “Di fronte a un nuova ‘bomba d’acqua’quindi- scrive l’Associazione-la portata straordinaria di acque meteoriche e  detriti potrebbero invadere direttamente la frazione di Trunca, che conta oltre 900 abitanti.

Questa frazione ha già contato decine di morti nelle alluvioni del 1953, e anche la vicina Oliveto nel 1976 aveva pianto tre vittime; i cittadini riuniti in comitato si chiedono se qualcuno dei tecnici o politici responsabili per la sicurezza idrogeologica, si sia già allertato per mettere in sicurezza questo corso del Valanidi?

“Dovremo forse piangere – si chiedono i cittadini di Trunca – di nuovo le nostre famiglie, dovremo raccogliere dal fango altri cadaveri perché qualcuno si accorga del rischio che corrono tutti gli abitati a monte del torrente Valanidi”?

“ Tutto questo – concludono all’associazione ‘Padre Barcelloni’ – considerando anche come negli anni più recenti si è in parte irreggimentato il corso del torrente, ma solo con interventi a valle, imbrigliando lo sbocco finale della portata delle acque, e fino a questo momento, ignorando quanto succede a monte del torrente”.

17 novembre 2018

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