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Reggio Calabria: divulgati questa mattina i risultati operativi conseguiti dai Carabinieri Forestali in Calabria e Sicilia nell’anno 2018

Stamani, presso il Comando in Via Dei Bianchi n. 2 a Reggio Calabria, sono stati divulgati i risultati operativi conseguiti dai Carabinieri Forestali in Calabria e Sicilia nell’anno 2018.

Ormai l’attività dei Carabinieri Forestali è perfettamente integrata negli schemi operativi dell’Arma, sottolinea  il Comandante Regionale Carabinieri Forestali, Col. Giorgio Maria Borrelli, i risultati ottenuti nel 2018 sono nettamente superiori rispetto ai due anni precedenti, noi operiamo a 360 gradi sul territorio negli ambiti dell’antibracconaggio, i rifiuti e l’agroalimentare, è importante ribadire l’importanza dell’educazione su tutto ciò che riguarda il rispetto del territorio e del cibarsi con alimenti sani, invitiamo i cittadini a rivolgersi a noi nel caso ci fossero le condizioni per un nostro intervento.”È stato anche presentato, contemporaneamente in tutta Italia, il Calendario Carabinieri CITES 2019.

Come noto, l’Arma ha assorbito da oltre due anni il patrimonio di eccellenza e conoscenze proprio del disciolto Corpo Forestale dello Stato e promuove con convinzione una esperienza editoriale a sfondo promozionale, culturale ed educativo che ha avuto un grande successo sin dal suo lancio, oltre 10 anni fa. Il Calendario CITES (Convention on International Trade of Endangered Species of Wild Fauna and Flora) si rinnova, come ogni anno, ma pone al centro alcuni punti fermi come la proposizione di immagini di alta qualità e dal forte potere attrattivo, ritraenti alcune specie simbolo del dramma della minaccia di estinzione delle specie. Attorno a queste, una serie di informazioni in ”pillole” sul grado e la natura della minaccia in natura, su alcune curiosità che le distinguono, su quanto il Servizio CITES dell’Arma ha fatto e fa per tutelarle in Italia e nel Mondo, ma soprattutto sul valore e l’importanza della cooperazione internazionale di polizia e riferita alla rete delle organizzazioni governative internazionali come la FAO, le Nazioni Unite e le sue agenzie specialistiche come UNICRI (Ufficio ricerche su crimini e giustizia dell’ONU), UNOCD (Ufficio Crimini e Droga dell’ONU), UNEP (Programma Ambiente ONU), l’Unione Europea, nonché Interpol ed Europol.

Il tema prescelto del Calendario CITES 2019 è proprio “LA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE CONTRO IL TRAFFICO DI SPECIE PROTETTE” a testimoniare la fondamentale importanza della cooperazione tra Stati per combattere il crimine contro le specie selvatiche, un fenomeno per sua natura transnazionale e che pertanto necessita la collaborazione di organismi, autorità, organizzazioni governative e non, per la raccolta delle informazioni, la loro disseminazione, lo scambio di esperienze e di tecniche investigative e di intelligence, ecc.. Si consideri solo che il traffico di specie selvatiche è ancora oggi uno dei traffici illeciti più importanti al Mondo, dopo quello di droga, armi ed esseri umani.

Oltre alla partecipazione del Segretariato CITES ed ICCWC (Consorzio internazionale per la lotta ai reati contro le specie selvatiche), quest’anno il Calendario ha visto la collaborazione – in rappresentanza di centinaia di autorità estere che collaborano quotidianamente con l’Arma in questo settore – delle polizie di Brasile, Svezia e Spagna, delle autorità competenti nel contrasto al “wildlife traffic” di Israele, Repubblica Ceca, Portogallo, India e USA, degli organismi internazionali di polizia e non, come Interpol, Europol, Unione Europea, Organizzazione Mondiale delle Dogane, Lusaka Agreement tra paesi africani (LATF), FAO.

Il Calendario CITES ha riscosso apprezzamento nel mondo scientifico, anche internazionale, tra gli addetti al settore, tra i giovani e presso il grande pubblico, e per questo ha ottenuto anche, nel 2014, il riconoscimento del Segretariato Generale CITES di  Ginevra che, in occasione del World Wildlife Day, lo ha citato tra i dieci progetti di comunicazione più importanti a livello mondiale.

Il Calendario CITES dei Carabinieri rappresenta un’opportunità significativa per diffondere la cultura sui temi della conservazione mediante l’azione di tutela garantita dalla CITES. Anche quest’anno il progetto del Calendario ha visto il supporto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e la collaborazione dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato per la stampa e la grafica.

30 gennaio 2019

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