REDDITO DI CITTADINANZA, BLITZ DELLA FINANZA AL CAF CGIL SEGNALATO DA DI MAIO. IL SEGRETARIO DELLA CAMERA DEL LAVORO ANNUNCIA L’AVVIO DI UN PROCEDIMENTO DISCIPLINARE NEI CONFRONTI DEL DIPENDENTE
Il ministro aveva chiesto un intervento della Guardia di finanza e nemmeno 24 ore le Fiamme gialle si sono presentate al Caf della Cgil di Palermo in via Salita Partanna. In un servizio della trasmissione televisiva l’Arena, un dipendente del Caf dava suggerimenti su come aggirare i paletti del reddito di cittadinanza per avere più sussidi. Luigi Di Maio ha quindi annunciato un esposto alla Finanza attraverso un post su Facebook. Stamani i finanzieri si sono presentati al Caf per avviare le prime indagini. Il segretario della Camera del lavoro Enzo Campo annuncia comunque l’avvio di un “procedimento disciplinare nei confronti del dipendente “.
In un primo momento Di Maio aveva attaccato la Flai Cgil, che nello stesso stabile ha un’associazione, la Alpaa. Ma il Caf è della Camera del lavoro. Dall’Alpaa annunciano una denuncia per diffamazione a Di Maio: “Dal canto nostro auspichiamo che le future indagini annunciate contro i “furbetti” – favoriti non da dotti consigli e suggerimenti ma dagli stessi paletti e dalla confusionaria norma – non siano espletate con la stessa sciatta approssimazione che hanno indotto il Ministro a confondere persone e cose, tra le quali probabilmente le targhe esposte all’esterno dell’ingresso condiviso di un immobile, inquadrate nella ripresa televisiva – dicono Luigi Rotella e Franco Colletti di Alpaa – Considerata la gravità delle accuse del ministro che si è spinto fino a chiedere al neo segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, di rompere l’accordo di affiliazione che ci lega alla Flai-Cgil, abbiamo dato mandato ai nostri legali di tutelarci nelle sedi competenti”.
“La Guardia di Finanza sta effettuando in queste ore un controllo nel Caf Alpaa di Palermo, quello che avete visto nel servizio de La7 e nel quale erano state date informazioni su come ottenere il Reddito di Cittadinanza in modo fraudolento”, il ministro del Lavoro e vicepremier Luigi Di Maio in un post su Facebook ribadisce: “Lo abbiamo detto: sul Reddito di Cittadinanza ci saranno controlli serrati. È un patto tra cittadino e Stato, chi imbroglia o mette in piedi processi per truffare lo Stato sarà perseguito. Si tratta di un’occasione troppo importante per il Paese perché qualche furbetto la macchi”.