Primi effetti della nuova legge forestale: a farne le spese saranno gli aceri !
La nuova legge che tanto ha fatto discutere e che ha portato tante aspettative nel mondo forestale prevede infatti l’estirpazione da tutto il territorio italiano dell’Acero tridente (Acer buergerianu) specie arborea considerata altamente pericolosa per la salute dei cinghiali, sulla base di un recente studio realizzato dall’INFS (Istituto Nazionale per la Fauna selvatica). Pare infatti che il contatto delle setole del cinghiale con la corteccia di questa pianta (anche una piccola parte) induca nel suinide un effetto urticante, provocandone in casi estremi anche la caduta totale delle setole. I proprietari di boschi privati sono chiamati a segnalare la presenza di Acero tridente nei loro appezzamenti alle locali stazioni dei carabinieri forestali presso le quali è possibile ritirare l’apposita modulistica. I costi per l’esbosco saranno a carico dei comuni. «Ennesimo inaccettabile fardello a carico dei comuni» sostiene l’UNCEM, organizzazione che rappresenta gli enti montani. Purtroppo il legname asportato non potrà essere commercializzato né per fini energetici (legna da ardere) né per essere trasformato in tavolame, data l’elevata tossicità, ma dovrà essere trattato e smaltito in appositi centri che le regioni dovranno predisporre.
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