Musumeci: “Rimpingueremo i fondi per i Forestali per completare le giornate e poi,sotto con la riforma del settore”
Carenze di mezzi e di organico,forse troppe per i vigili del fuoco siciliani e, tante volte e tra le mille difficoltà e in particolar modo quelli catanesi, hanno denunciato le condizioni in cui si ritrovano ad operare quotidianamente. Basti pensare all’anno scorso quando durante la stagione estiva gli incendi boschivi assediavano ogni parte della Sicilia con mezzi costretti ad arrivare da ogni parte per cercare di arginare l’emergenza.
Sono stati questi i temi trattati durante l’incontro avvenuto alla sede del comando provinciale dei vigili del fuoco di Catania tra gli operatori e il Presidente della Regione Nello Musumeci. «Il piano antincendio – dice il presidente – è stato varato con due mesi di anticipo quest’anno rispetto alle esperienze precedenti. E’ un piano che vede impegnati migliaia di uomini in una convenzione con l’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza con i Vigili del Fuoco. Disponiamo anche di una mini flotta di elicotteri per sorvegliare il territorio e abbiamo destinato le risorse necessarie e li rimpingueremo nei prossimi mesi per consentire ai lavoratori di completare le giornate previste dalla legge quindi, fino a tutto l’anno e, nel frattempo cominceremo la riforma della Forestale. Ecco così come è stata concepita per tanti anni la flotta antincendio non ci piace»
La visita istituzionale è servita a fare il punto sul sistema di risposta alle situazioni di crisi e di emergenza della nostra regione e sull’imminente avvio della campagna antincendio boschivo. «Quando ci sono queste punte di emergenza – dice Giuseppe Verme, comandante provinciale VdF di Catania – parliamo di fronte ai grossi eventi metereologici ma altrettanto degli incendi boschivi, noi cominciamo a entrare in crisi cioè, con le richieste che sono certamente molto superiore rispetto a quelle che sono le potenzialità di risposta che possiamo dare. E’ chiaro che in questo caso il corpo nazione Vigili Fuoco lavora anche con le colonne mobili regionali quindi riusciamo a fare arrivare risorse anche che vengono da altre province ma, non sempre questo è comunque sufficiente.»
Parole che certamente devono essere accompagnate dai fatti, proprio perchè i lavoratori attendono di capire quando e come sarà fatta questa riforma, visto che ad oggi, ancora non si è messa in campo tutta la forza di forestali che dovrebbe ottemperare ai lavori di parafuoco essenziale per prevenire gli incendi e vitale ai fini di scempi e ricordando che, il lavoro essenziale viene fatto a terra e poi aiutati e coordinati con la flotta aerea, anch’essa utile in quei punti ove la mano dell’uomo non può arrivare.
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