Il cambiamento climatico nelle Alpi (dal rapporto sugli scenari climatici della Svizzera CH2018, 3/3).
Il regime degli incendi boschivi ha già dato segnali di cambiamento sin dall’inizio del XXI secolo. Le prolungate siccità estive causano un aumento della frequenza relativa e della pericolosità degli incendi causati dai fulmini. Si tratta di incendi molto difficili da controllare in quanto colpiscono soprattutto le conifere di montagna situate in zone impervie. In questa tipologia di bosco il fuoco tende a sviluppare poca fiamma e a propagarsi soprattutto a livello sotterraneo, ciò che rende molto problematica per i pompieri l’individuazione dei focolai da spegnere.
Un’altra tendenza già in atto da qualche decennio è l’estensione della stagione principale degli incendi al periodo autunnale e invernale, con eventi sempre più intensi e violenti favoriti dagli autunni caldi e dagli inverni privi di copertura nevosa.
Gli scenari futuri, che prevedono temperature più alte e meno neve a basse quote confermeranno ed inaspriranno molto probabilmente le tendenze osservate negli ultimi anni a livello di incendi boschivi. Questi cambiamenti esigono un adattamento delle tattiche e tecniche di lotta al quale gli addetti ai lavori stanno peraltro già lavorando. Una coerente protezione del clima potrebbe comunque contribuire a limitare l’aumento del potenziale di disidratazione del combustibile in bosco e mitigare, almeno in parte, questa evoluzione.
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