Ars, la Finanziaria è già in salita Le opposizioni promettono battaglia

Avviato il dibattito per l’approvazione entro il 30 aprile. Musumeci: “Tagli per almeno tre anni”.

PALERMO – Cinque ore di discussione generale sulla Finanziaria. Cinque ore in cui maggioranza e opposizione si sono confrontate sul contenuto di “una legge che è uno strumento economico ma che ha una forte caratterizzazione politica”. Sono le parole del presidente della Regione Nello Musumeci che ha chiuso la prima lunga seduta della maratona che porterà al voto per l’approvazione dei documenti finanziari entro il 30 aprile, data in cui scadrà l’esercizio provvisorio.
Una corsa contro il tempo, quindi, ma il governatore si giustifica: “Qualche difficoltà, qualche ritardo, può capitare a un governo che ha 10 componenti su 12 che sono alla loro prima esperienza”. I tempi sono strettissimi, dicevamo, eppure domani, in apertura di seduta il Parlamento regionale, prima di tornare all’esame della Finanziaria, discuterà il bilancio dell’Ars, come è prassi, e la modifica al regolamento dell’Ars, per allargare l’ufficio di Presidenza a due nuovi segretari.

“La Regione – ha detto Musumeci in Aula – è stata per lungo tempo un ammortizzatore sociale, la più grande industria della Sicilia, uno strumento cieco e comodo per ottenere facile consenso. E se c’è chi ancora vuole addentare le poche briciole che sono rimaste a terra, sappia che deve fare i conti con chi di quelle briciole ha bisogno per costruire qualcosa. A noi i tagli non piacciono, li facciamo a malincuore, ma questa è una Finanziaria nata e concepita nella consapevolezza di una Regione fortemente indebitata, con un contenzioso aperto col governo nazionale. I tagli ci sono stati e continueranno ad esserci: nessun presidente vorrebbe dirlo, ma se vogliamo rimettere questa Regione in carreggiata così deve essere. Io non posso mentire ai siciliani, non compio furti con destrezza: i siciliani devono sapere che almeno per tre anni i tagli ci saranno”.

Musumeci ha continuato a chiedere “dialogo e rispetto” ai parlamentari di tutti i gruppi politici, ma le opposizioni hanno criticato aspramente il testo della Finanziaria in discussione. In particolare esponenti del Movimento 5 stelle, più volte hanno fatto riferimento alla legge come a un “marchettificio”. Il capogruppo dei grillini Zafarana ha parlato di “Finanziaria a gettoni”. “Questa Finanziaria ha avuto un solo obiettivo: mediare e distribuire per garantire sopravvivenza al governo Musumeci”, ha attaccato Claudio Fava.

Diverso l’atteggiamento dei parlamentari del Pd, che nella discussione hanno mostrato più di un’anima: dalla critica dura di Antonello Cracolici – “è una Finanziaria contro i ragazzi e l’ambiente” – alle aperture di Baldo Gucciardi – “auspichiamo che si possa governare anche con il contributo del Parlamento”. “È la finanziaria di un governo che è nato stanco, e procede con passo lento – ha detto il capogruppo dem Giuseppe Lupo. – Il Pd porterà avanti le sue proposte nel corso dei lavori parlamentari per la lotta alla povertà, per lo sviluppo e le politiche sociali, per i giovani ed il sostegno ai comuni”.

Trovare la quadra in ogni caso non sarà facile, ma il presidente Musumeci avvisa che “si costruirà qualcosa anche con le briciole”. “Questa Regione – ha detto – non può più essere quella che è stata fino ad oggi. Dobbiamo dirlo a tutti: la Regione non è il pozzo di San Patrizio che abbiamo conosciuto per 50 anni. E sarebbe bene che qualche siciliano invece di chiedersi ‘cosa fa per me la Regione?’ cominci a chiedersi ‘cosa faccio io per la Regione”.

LA DIRETTA DELLA SEDUTA

20.02 – Il vicepresidente Giancarlo Cancelleri ha rinviato la seduta a domani mattina alle 9.30. L’Aula discuterà le modifiche al regolamento dell’Ars prima di riprendere con l’esame della Finanziaria.

20.00 L’aula vota il passaggio all’esame degli articoli. 

19.55 – “Che la Sicilia Diventerà Bellissima è il nostro auspicio. È un percorso che va iniziato e dobbiamo iniziarlo insieme”. Il presidente Musumeci poi si è giustificato: “Qualche difficoltà, qualche ritardo, può capitare a un governo che ha 10 componenti su 12 che sono alla loro prima esperienza. Quello che non sappiamo fare, lo impariamo facendolo. In questi giorni confrontiamoci, pure nell’asprezza del dibattito, ma sempre con rispetto e nell’interesse dei siciliani”. Dai banchi del governo parte un applauso a cui si accodano i deputati di maggioranza.

19.48 – L’attacco di Musumeci agli enti: “Io voglio sapere cosa fanno questi enti? Cosa producono? Perché un siciliano dovrebbe mettere la mano al portafogli per pagare questi enti? Basta con questa logica da parassiti. Questo governo vuole tutelare i lavoratori non i posti di lavoro. Salvaguardiamo la forza lavoro non gli enti inutili e improduttivi che non sono utili all’economia siciliana”.

19.45 – Il presidente della Regione si avvia alla conclusione: “Questa Regione non può più essere quella che è stata fino ad oggi. Dobbiamo dirlo a tutti: la Regione non è il pozzo di San Patrizio che abbiamo conosciuto per 50 anni. E sarebbe bene che qualche siciliano invece di chiedersi ‘cosa fa per me la Regione?’ cominci a chiedersi ‘cosa faccio io per la Regione”.

19.43 – Musumeci annuncia un interpello a tutti i comuni dell’isola per conoscere tutti i teatri dell’Isola e intervenire organicamente.

19.40 – “Tutti i problemi che stiamo affrontando in questi mesi e in queste settimane hanno una storia, hanno un percorso politico e nessun governo che ci ha preceduto è privo di responsabilità, sia di centrosinistra sia di centrodestra – aggiunge Musumeci. – Io credo che ogni articolo di questa Finanziaria meriti rispetto. Non ci sono marchette, ma legittimi interessi delle diverse comunità. 

19.37 – Il governatore ribadisce il ruolo del Parlamento nella formazione della Finanziaria: “Abbiamo voluto accontentare le opposizioni e presentare una Finanziaria snella, ma forse abbiamo commesso un errore. Era formata da 35 articoli, dopo lo stralcio siamo arrivati a 118”.

19.32 – “Ci auguriamo che il contenzioso col governo nazionale – dice Musumeci – si chiuda favorevolmente per noi, perché fino a oggi abbiamo assistito all’atteggiamento troppo remissivo dei precedenti governi. E non solo di quello che ci ha preceduti”.

19.29 – “La Regione – prosegue Musumeci – è stata per lungo tempo un ammortizzatore sociale, la più grande industria della Sicilia, uno strumento cieco e comodo per ottenere facile consenso. E se c’è chi ancora vuole addentare le poche briciole che sono rimaste a terra, sappia che deve fare i conti con chi di quelle briciole ha bisogno per costruire qualcosa. A noi i tagli non piacciono, li facciamo a malincuore, ma questa è una Finanziaria nata e concepita nella consapevolezza di una Regione fortemente indebitata, con un contenzioso aperto col governo nazionale. I tagli ci sono stati e continueranno ad esserci: nessun presidente vorrebbe dirlo, ma se vogliamo rimettere questa Regione in carreggiata così deve essere. Io non posso mentire ai siciliani, non compio furti con destrezza: i siciliani devono sapere che almeno per tre anni i tagli ci saranno”.  

19.23 – Inizia la replica del governatore Musumeci. “Ho ascoltato tutto attentamente. Ho apprezzato il garbo di molti interventi che dimostrano come questo parlamento sia stato negli anni erroneamente al centro di immeritate polemiche. Nei dibattiti e nel confronto sulle leggi finanziarie da parte delle opposizioni non c’è mai stato un atteggiamento conciliante. La Finanziaria, dicono, è il momento più qualificante di un governo e che nulla è più politico di uno strumento economico. E quindi è giusto che il dibattito sia aspro in questo momento, ma pur sempre animato da rispetto”.

19.14 – L’ultimo capogruppo a parlare, prima della replica del governo, è Alessandro Aricò, di Diventerà Bellissima: “Non si capisce perché la Finanziaria debba essere snella. Questo è il nostro metodo di legiferare: con la Finanziaria abbiamo la possibilità di fare piccole riforme concrete che servono per lo sviluppo. Ci chiedono ‘ma quando diventerà bellissima”. Ebbene, noi ce la stiamo mettendo tutta. Dobbiamo tornare nel giro di due anni a essere una Regione normale, intanto. Ritengo che questa sia la finanziaria per le imprese e del confronto. Dopo 5 anni di governo Crocetta abbiamo fatto il lavoro migliore che si potesse fare”. 

19.02 – Si rivolge direttamente al presidente Nello Musumeci il capogruppo dei grillini Valentina Zafarana: “Ci deve essere permesso di svolgere il nostro ruolo di opposizione. Non possiamo pensare che anche in Aula accadrà quello che è accaduto in Commissione Bilancio quando in una notte, bulimicamente, è stato aggiunto di tutto. Dobbiamo denunciare la fragilità e la povertà di questo testo. È una Finanziaria a gettoni. Una volta lei ha detto “chi vuole, voti le norme che porterò”, ma qui non possiamo permetterci di avere un respiro così corto”. 

18.49 – La prima cosa che fa Giuseppe Milazzo, presidente del Gruppo di Forza Italia, è rispondere al Movimento 5 stelle: “Nessuno si permetta di parlare di marchette! Se c’è una norma che interessa anche un solo siciliano, ecco che arriva sempre qualcuno che parla di marchette; ma se la norma è legittima e con copertura finanziaria, quella è una norma”. “Il popolo siciliano ha vidimato il programma di questo governo, che non si è mai tirato indietro davanti al confronto”, ha aggiunto, dopo aver elencato tutte le norme che costituiscono, per Fi, i punti chiave della Finanziaria.

18.43 – Nel dibattito dei capigruppo interviene il capogruppo del Pd, Giuseppe Lupo: “È la finanziaria di un governo che è nato stanco, e procede con passo lento in un clima da fine legislatura. Era stata annunciata una Finanziaria snella che è stata appesantita da tanti emendamenti-coriandolo lanciati in commissione dalla maggioranza. Ma nonostante la manovra conti adesso oltre 90 articoli, non affronta le emergenze della Sicilia né i temi dello sviluppo e del lavoro. Il Pd porterà avanti le sue proposte nel corso dei lavori parlamentari per la lotta alla povertà, per lo sviluppo e le politiche sociali, per i giovani ed il sostegno ai comuni”.

18.36 – Interviene il deputato di Fratelli d’Italia, Gaetano Galvagno, che non era intervenuto durante il dibattito per i parlamentari: “Mi auguro che sia una legislatura non legata a logiche di appartenenza, ma agli interessi: quelli dei siciliani”.

18.29 – La prima è Eleonora Lo Curto, presidente del Gruppo dell’Udc: “La posizione che esprimo non è di pregiudiziale positiva valutazione dei documenti che abbiamo analizzato solo perchè sono parte della maggioranza. Ma la mia attenzione politica si è concentrata sulle sue parole, presidente Musumeci: lei spesso ha parlato di ordine e normalità e questa secondo me è l’indicazione di una ben chiara visione politica e strategica del suo governo. In questa Finanziaria abbiamo riscontrato una enorme attenzione per le fasce deboli della società. È una legge generosa”. 

18.25 – Si chiudono gli interventi dei parlamentari per la discussione regionale. Ora tocca ai capigruppo e il presidente di turno Cancelleri annuncia che si alterneranno: “Uno di maggioranza e uno di opposizione”.

18.22 – Anthony Barbagallo del Pd ha esordito così: “Mi sarei aspettato che la Presidenza avesse stralciato un numero maggiore di norme. Intanto, su alcune norme, come quella per l’Autorità di bacino, ci aspettiamo che si possa ragionare insieme in Aula”.

18.17 – Carmelo Pullara di Popolari e autonomisti, ha fatto riferimento alle difficoltà di molte società partecipate e ha chiesto che si intervenga sulle criticità.

18.14 – La deputata della maggioranza Giusi Savarino elenca alcuni dei punti caratterizzanti della Finanziaria, e punta l’attenzione sull’agenzia per la casa e  sull’autorità di bacino – “è importante che anche la Sicilia si doti di questo ente” – e sulla valorizzazione dei beni demaniali.

17.55 – Giuseppe Compagnone dei Popolari e autonomisti ha chiesto al Governo “di mettere mano a una riforma organica del settore dell’Agricoltura”. Rivolgendosi al presidente Musumeci ha detto: “So quanto tu sei attento alla povera gente che lavora nell’agricoltura, ma dobbiamo stare sempre più attenti. Se c’è un sistema che funziona male, dobbiamo intervenire. Serve una riforma più organica, più completa, che pensi al domani. La dignità te la dà il lavoro e la sicurezza del lavoro”.

17.45 – E dopo l’intervento critico di Cracolici, ecco Baldo Gucciardi, sempre del Pd, che apre al dialogo col governatore: “Presidente, ho fatto delle critiche veloci, e non è una critica di contrapposizione ma auspichiamo che si possa governare anche con il contributo del Parlamento, espressione vera del voto dei cittadini”.

17.31Antonello Cracolici del Pd esordisce così: “Questa Finanziaria dice chiaramente contro chi è”. Poi spiega: “È contro i ragazzi della Sicilia, considerando i tagli alla scuola; è contro l’ambiente, dati i tagli agli enti parco e alle riserve naturali; è contro i minori per la riduzione della spesa per le comunità alloggio e l’accoglienza”. Nel mirino del deputato anche i tagli “di circa 20 milioni di euro al sistema delle autolinee regionali e i circa 4 milioni in meno alle quattro università siciliane”. Inoltre, “ha il chiaro obiettivo di togliere all’Ars i suoi poteri legislativi, anche in barba all’Articolo 12 dello Statuto speciale della Sicilia che, ricordo all’assessore Armao, non è un elenco di suggerimenti”.

17.24 – Sempre del Movimento 5 stelle, arriva Gianina Ciancio: “Serve un chiaro indirizzo politico, governatore, in questa Finanziaria non c’è. E bisogna porre rimedio a molte ingiustizie, come quella sul Furs. Vedremo come sarà affrontata questa sessione di bilancio in Aula e capiremo quale sarà il tipo di interlocuzione che questo governo ha intenzione di tenere in questa legislatura”.

17.18 – Jose Marano del Movimento 5 stelle tiene un brevissimo intervento presentando alcuni dati riassuntivi della crisi in Sicilia e poi chiude: “Guardo questa Finanziaria e non so cosa rispondere ai siciliani che vengono a cercarmi per chiedere spiegazioni”.

17.15 – Giovanni Di Mauro di Popolari e autonomisti in difesa del governo regionale: “Ascoltando le opposizioni, mi sembra di essere alla fine di una legislatura per cui si raccolgono lamentele su quello che poteva essere e non è stato. In realtà io posso dire di essere soddisfatto del confronto sereno che c’è stato con l’assessore Armao”.

17.02 – Stefano Zito, del Movimento 5 stelle, critica articolo per articolo alcuni dei temi più caldi della Finanziaria e in particolare si riferisce alla norma sui Pip e sul loro transito in Resais: “Stiamo prendendo in giro i Pip perché è una cosa che non possiamo fare, il consiglio dei Ministri ce la impugnerà ma forse c’è qualcuno che vuole soltanto giocarsi questa carta con quei lavoratori”.

16.55 – Giovanni Di Caro del Movimento 5 stelle chiede più fondi per i comuni in dissesto: “Arriva un grido disperato da tutti i comuni dell’Isola che hanno dichiarato il dissesto finanziario”, dice prima di leggere il lungo elenco completo. “Un fallimento – prosegue – che riguarda tutti i siciliani. A questo grido disperato la Regione ha risposto in modo insufficiente. Settecento mila euro destinati con l’articolo 18 sono troppo pochi. Siamo ancora in tempo per evitare che falliscano tutti i comuni dell’Isola”.

16.52Giuseppe Arancio del Pd: “In questa Finanziaria mi sono occupato in particolare di alcune norme sul sociale. In commissione abbiamo approvato una norma che destina maggiori fondi al tema dell’autismo perché è importante potenziare i servizi per la diagnosi e per il sostegno ai pazienti e alle famiglie. Chiedo al governo di mantenere gli aumenti dei fondi che avevamo elaborato in commissione”.

16.45 – La deputata grillina Valentina Palmeri: “Della follia dell’articolo 60 sul coniglio selvatico ne hanno parlato tutti, ma ne riparlo perché è l’esempio di un articolo fatto male, un esempio di soldi buttati: si parla di ripopolamento, ma non è spiegato come e attraverso quali enti. Quindi che facciamo, destiniamo questi soldi e poi?”.

16.35 – Interviene in Aula il parlamentare regionale del Pd Nello Dipasquale: “Sono rimasto profondamente deluso e sorpreso che questa discussione sia cominciata senza la relazione del presidente della Regione, era quella l’occasione per trasmettere l’idea e l’anima di questa Finanziaria. È stato un peccato e abbiamo perso un’occasione. Avrei voluto capire come ha potuto pensare di privare il Parlamento del potere legislativo attribuendosi questo potere con un decreto, come per esempio nel caso dell’articolo sull’agenzia per la casa. Lei, signor presidente Musumeci, fa riferimento alla collaborazione ma ci deve mettere nelle condizioni di fare il nostro lavoro”.

16.28 – Il parlamentare del M5s Giorgio Pasqua ha chiesto in Aula di “aumentare, anche in extremis” i fondi per i disabili.

16.18 – Il parlamentare regionale dell’Udc, Vincenzo Figuccia, sfrutta la metafora di una donna a dieta per dire la sua sulla Finanziaria e sul modo in cui il testo è arrivato nella sua versione definitiva in Aula: “Questo testo era snello, diconono, dice la stampa. Poi, nel passaggio in Commissione Bilancio è ingrassata. POi, è stata sottoposta a una nuova dieta. Ma dobbiamo stare attenti: dobbiamo pensare al benessere di questo testo. Sono certo, signor presidente, che potrebbero esserci le condizioni per fare un buon lavoro. Il tema però è se noi vogliamo puntare ad un dimagrimento eccessivo che punti solo ad una sterile dimensione estetica o se possiamo invece puntare al benessere psicofisico di questa donna”.

16.11 – Prende la parola Antonio Catalfamo, di Fratelli d’Italia: “Sono convinto che in questa fase dovremmo spogliarci delle faziosità e permettere la discussione. Questo testo è certamente perfezionabile, ma delle indicazioni importanti vengono date ai cittadini da questa legge. I due pilastri della società per me sono la scuola e la famiglia e sono convinto che in questo testo ci sia una particolare attenzione per questi due aspetti imprescindibili. Ci sono altri passaggi importanti in questo testo, come quelli che riguardano l’ambiente e il lavoro”.

16.06 – Torna, dal Movimento 5 stelle, torna l’etichetta di “marchettificio” per questa Finanziaria. A parlare stavolta è Luigi Sunseri: “Bello questo marchettificio. E la cosa più grave è che nessuno ha visto come sono passati certi emendamenti in Commissione Bilancio, perchè avete abolito lo streaming. E state depauperando i poteri di questa Assemblea”

16.00 – L’ex ribelle di Forza Italia, Tommaso Calderone, è il primo esponente della maggioranza a intervenire in Aula: “Questa Finanziaria è un testo completo. Io ho avuto il tempo di leggerla e studiarla e quando sento i miei colleghi dell’opposizione parlare di “film horror” riferendosi a questo testo, resto sbalordito. Una legge che si occupa di precari, che si occupa di contrastare la violenza sulle donne, una legge che offre misure di contrasto alla povertà, non può essere tacciata come “film horror”. Certo è perfettibile, ma benvenuta questa legge”.

15.55 – Angela Foti del Movimento 5 stelle senza peli sulla lingua: “Questo testo è un marchettificio”. “Ho cercato di dare ordine a un testo che ordine non ne ha e infatti non ci sono riuscita. Mi sento – ha aggiunto – di dover censurare l’atteggiamento di questo Parlamento, ma soprattutto di questo governo. Lo abbiamo visto con i magheggi che avete fatto tra stralcio e poi, col passo del gambero, reintroduzione di molte norme”.

15.45 – Da Claudio Fava, eletto nella lista I Cento passi e oggi al Gruppo Misto, arriva un altro duro attacco alla “Finanziaria del governo”: “È vero che l’Ars ha il compito di discutere, emendare, approvare, ma la Finanziaria è una scelta del governo. La prima Finanziaria di chi si appresta a governare questa regione per 5 anni è un biglietto da visita, deve avere un’anima e un’intenzione. Ci sfuggono le priorità. Ci sfugge il titolo: lei, presidente Musumeci, è un giornalista come me e sarà d’accordo che un titolo a questo testo non si può dare. Questa Finanziaria ha avuto un solo obiettivo: mediare e distribuire per garantire sopravvivenza al governo Musumeci”.

15.36 – Nunzio Di Paola, del Movimento 5 stelle, prende la parola e attacca il governo sulla riscrittura di alcuni articoli della Finanziaria E fa l’esempio dei finanziamenti per la scuola o delle “Disposizioni sui Beni culturali”: “Com’è possibile approvare un articolo del genere se l’assessore al ramo non è mai stato in Commissione a spiegarcene la ratio? Io do il mio benvenuto all’assessore Tusa, ma l’assessore Sgarbi non l’abbiamo mai visto”.

15.31 – Prende la parola Sergio Tancredi, del Movimento 5 stelle: “Avrei preferito una Finanziaria snella e invece ci siamo fatti prendere dalla bulimia di aggiungere, aggiungere, aggiungere articoli. Questo ci ha impedito di capire esattamente quali sono tutti gli argomenti che stiamo affrontando. Come gruppo abbiamo cercato di migliorare gli articoli, ma non è stato facile. Questo è un metodo di lavorare che non ci permette di legiferare nel migliore dei modi”.

15.13 – Il primo intervento della discussione generale è del deputato Cateno De Luca, del gruppo misto: “In commissione ho votato a favore della Finanziaria e vorrei fare lo stesso qui in Aula. Ma servono dei chiarimenti, da subito”. Il parlamentare ha esposto i suoi emendamenti. “Un contributo che abbiamo voluto dare al governo”, ha concluso.

15.12 – “Colleghi la discussione generale al disegno di legge sulla finanziaria è in atto, credo che quantomeno i capigruppo dovrebbero intervenire”. Cancelleri riprende l’Aula, dove la discussione stenta a partire.

15.11 – Musumeci presenta all’Aula il nuovo assessore ai Beni culturali, Sebastiano Tusa. “A nome di questo governo – ha detto – esprimo al neo assessore l’augurio di buon lavoro e il benvenuto in questa compagnie che vuole fare dei beni culturali una delle priorità di questo governo”.

15.10 – La seduta apre con la presidenza di Giancarlo Cancelleri, che dà notizia del contingentamento dei tempi. “Il tempo complessivo di 5 ore, meno 30 minuti riservati al governo, sarà ripartito in parte in modo equo e in parte in misura proporzionale ai gruppi: M5s 64 minuti, Forza Italia 43, Partito Democratico 30, Diventerà Bellissima 27, Popolari e autonomisti 25, Udc 21, Misto 23, Fdi 20 e Sicilia Futura 19”.

14.55 – “La manovra finanziaria è frutto del lavoro di tutto il Parlamento che l’ha voluta così e io rispetto la volontà del Parlamento”. Così il presidente della Regione, Nello Musumeci, ha risposto ai cronisti sulla legge di stabilità, che dalla commissione Bilancio è uscita con 120 articoli, rispetto ai 36 del testo originario che era stato approvato dalla giunta regionale e trasmesso a Palazzo dei Normanni.

14.50 – Si sono conclusi i lavori della seconda Commissione.

14.30 – La seduta non è ancora ripresa. È in corso la Commissione Bilancio, alla presenza dell’assessore al Bilancio Gaetano Armao, dove prosegue l’esame del “collegato”. In particolare, pare che non si trovi l’accordo sugli articoli riguardanti l’Esa.

14.15 – La Conferenza dei capigruppo avrebbe deciso di contingentare i tempi per la discussione generale della Finanziaria. L’intento è quello di far durare questa prima parte dell’esame dei documenti finanziari non più di 5 ore.

13.10 – Il presidente Miccichè convoca i capigruppo in sala lettura per “una veloce capigruppo” per stabilire i tempi dei lavori d’Aula. Poi sospende la seduta, che riprenderà alle 14.30.

13.05 – Dagli uffici dell’Ars fanno sapere che gli emendamenti presentati al disegno di legge di Stabilità sono più di 1300, 20 al Bilancio.

13.03 – Il presidente Gianfranco Micciché apre la seduta. Il segretario legge il verbale della precedente seduta.

 

Scritto da Maria Teresa Camarda
il 26 Aprile 2018 – 15:12

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