Vengono inasprite le norme anti-delocalizzazioni, su richiesta di Orlando e Giorgetti: le sanzioni – anche per vertenze in corso come Wärtsilä – sono quintuplicate per le aziende che vadano via senza accordo con i sindacati e c’è l’obbligo di restituire gli incentivi statali se licenziano più del 40%.
Rigassificatori ed eolico
Nel decreto c’è una norma per accelerare la realizzazione del rigassificatore di Piombino, in ritardo di un paio di mesi. Il Consiglio dei ministri approva sei nuovi parchi eolici.
Balneari e delega fiscale
Via libera anche a norme per raggiungere obiettivi del Pnrr, come la riforma degli Istituti tecnici superiori e la gestione dei rifiuti, e a due decreti attuativi della legge sulla concorrenza: la riforma dei servizi pubblici locali e la mappatura delle concessioni, comprese quelle balneari. I ministri della Lega votano contro, dopo aver chiesto di rinviare la mappatura a dopo le elezioni. «È un metodo che non capiamo», il no del premier, pronto anche a varare altri decreti attuativi, come quello sulle gare per le spiagge. Draghi vuole portare a termine, con l’ok del Senato, pure la delega fiscale. E così chiama Elisabetta Casellati per chiederle di calendarizzare la riforma o, senza accordo dei capigruppo, far votare l’Aula: «Noi abbiamo promesso, varata la delega, di non fare i decreti attuativi, ma un partito non ha mantenuto la parola», dice additando la Lega, che si è opposta a votare il testo. «C’è una differenza dagli altri partiti», punge il premier. Ma ora per la delega «un filo di speranza c’è»
FONTE: REPUBBLICA